domenica 7 dicembre 2025

Finite la guerra ORA, prima che sia tardi...




A quanto si legge correntemente sui quotidiani, l'offensiva russa dal cielo (quella standard) è fatta di circa 600 droni e una cinquantina di missili per volta (ipersonici): questa pioggia avviene in modo REGOLARE una volta la settimana e stando allo stato maggiore russo, ora si avrebbero le scorte per passare anche a 2 volte la settimana.....in maniera continuata, regolare, a tempo indeterminato.

Ad ogni singolo passaggio vengono colpite almeno 6 regioni diverse contemporaneamente (le più importanti) col risultato che rimangono senza corrente elettrica centinaia di migliaia di persone (fino ad oltre mezzo milione a seconda della grandezza dell'area urbana) e ora anche decine di migliaia senza acqua.

Delle infrastruttura di trasporto come la rete ferroviaria, inutile parlare (...), così come l'approvvigionamento di metano.
E siamo al principio dell'inverno.
Sul fronte poi i droni a fibra ottica e le testate termobariche (FAB) disintegrano le trincee poco alla volta.

Ritengo non sia nemmeno necessario un commento specialistico: il paese è letteralmente alla mercè dell'opponente dall'aria che è lo spazio primario delle guerre di era contemporanea.

Non può esistere dubbio su chi sta vincendo a prescindere da qualsivoglia dotta considerazione sul terreno (di quelle "km più o km meno".....o la "Russia ha conquistato solo il 2% in più del territorio ucraino"): la linea del fronte può anche rimanere completamente IMMOBILE, per intenderci, ma l'aviazione di Mosca sta dissanguando l'Ucraina settimana per settimana e senza neppure usare le maniere forti (vale a dire piallarla al suolo, cosa che le forze dell'aria russe potrebbero fare, senza nemmeno usare l'atomica, cosa che massima parte degli occidentali non realizza).

E' possibilissimo che il paese collassi, che vada in coma alle sue spalle malgrado le sue forze armate ucraine tecnicamente tengono ancora in piedi la linea del fronte (altra cosa che ad occidente non si capisce o che forse nemmeno importa).

La pressione dal cielo, mi duole dirlo, è indispensabile: non solo per tagliare la gambe al sistema di rifornimenti ucraino e le retrovie del suo esercito, ma anche e soprattutto per far comprendere alla popolazione civile in che direzione sta andando il conflitto (è evidente che la giunta di Kiev ha guanto di ferro sull'informazione dentro il proprio stato e non racconta alla propria popolazione il reale andamento: lascia che vivano beati, incuranti di cosa accade al fronte, basta che non procurino problemi al governo e che ai sondaggi esprimano la loro ferma contrarietà ai trattati con Mosca: ecco, i votanti dei sondaggi - se pure vogliamo dar loro credito - sono coloro che al fronte non ci sono... si esprimono senza cognizione di causa. Allora è utile - aggiungo con rammarico - che assaggino giusto una frazione di cosa sta accadendo al fronte: POI potranno pensare meglio in merito se continuare una guerra o meno. 

E' inutile domandare opinioni sulla guerra a chi non vi è coinvolta e nulla rischia. E notare che ho detto "una frazione" dato che la pioggia dal cielo 2 volte la settimana è sempre contro cose e strutture, non direttamente sulla popolazione civile naturalmente che non è considerata alla stregua di militari, ci mancherebbe (eppure qualcosa devono pur sperimentare, come detto, per far quantomeno capire che la guerra la si sta perdendo e non vincendo come i notiziari ucraini dicono da 4 anni. Ecco occorre riequilibrare l'informazione coi fatti).

Se si dovesse tracciare il passaggio di attacchi aerei sul territorio ucraino con scie luminose lo spettacolo sarebbe quello che si vede in basso. E non si tratta di un evento una tantum, ma continuato su base settimanale da adesso in avanti.


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Finite la guerra ORA, prima che sia tardi....


sabato 6 dicembre 2025

India e Russia unite nello spirito...

 


La grande accoglienza di Putin in India, è l’ulteriore segnale di conferma del riordino geopolitico del mondo irreversibilmente in corso.
Serve realismo. Non si può non tenerne conto. L’Europa, in questo movimento globale è all’angolo per sua colpa e responsabilità.
Può salvarsi solo se cammina insieme alla nuova America e se lotta con tutte le sue forze per la pace.
Quando Cina, Russia e India, paesi enormi sia geograficamente che per popolazione e risorse di ogni genere, hanno già scelto una propria nuova via, anche e soprattutto economica, commerciale e finanziaria, sempre più indipendente in particolare dalla vecchia Europa, Gran Bretagna compresa, e’ evidente che siamo già in un nuovo mondo.
Gli USA di Donald Trump, non solo ne sono ben consapevoli, ma hanno già scelto e operano per far parte da protagonisti di questi nuovi assetti globali.
L’America di Trump, piaccia o meno, è avanti, molto avanti.
Il mondo è già multipolare, ma solo l’Europa e nello specifico l’Unione Europea, non se ne rende conto o non vuole accettarlo, ma ne sarà costretta.
Meglio per gli europei agganciarsi il prima possibile al nuovo corso mondiale, favorendo la pace e la buona economia dei popoli, altrimenti la triste alternativa sarà l’isolamento, addirittura continuando a parlare stancamente di guerra.
Mentre altrove è già scoppiata la pace e la cooperazione economica, a cominciare da America, Russia, Cina e India.





Video collegato: 


Intervista integrale doppiata in italiano di Aaj Tak e India Today al Presidente Vladimir Putin, alla vigilia della sua visita ufficiale in India. Un documento straordinario in cui Putin risponde senza filtri alle domande su Modi, BRICS, Ucraina, Gaza, Cina, IA, terrorismo, ordine mondiale, rapporti con gli Stati Uniti e l'ostilità europea.
 
Putin parla del futuro delle relazioni russo-indiane, del ruolo dell’India come potenza globale, della nuova architettura multipolare, della strategia della Russia nella guerra in Ucraina, del processo di pace promosso da Trump e dell’evoluzione dei BRICS nel sistema finanziario internazionale.
 
Un’intervista lunga, densa, ricca di contenuti geopolitici e analisi sul mondo che cambia. Il doppiaggio italiano permette di seguire ogni sfumatura delle risposte e capire come la Russia guarda a India, Occidente e ai principali conflitti in corso.
 

https://www.youtube.com/watch?v=2XjFZZr8Mjo 


venerdì 5 dicembre 2025

Intervento di Alexey Paramonov, Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, nell’Ottantesimo anniversario della fondazione dell’ONU (Roma, Villa Abamelek, 3 novembre 2025)



"Questi due accadimenti storici, ovvero la Vittoria nella Seconda Guerra Mondiale e la fondazione delle Nazioni Unite, sono tra loro indissolubilmente legati, in quanto furono entrambi eventi cruciali che arrivarono a determinare l’ordine mondiale in essere per tutta la seconda metà del XX secolo. Questa sera rendiamo omaggio a tutti coloro che hanno posto le fondamenta per il moderno sistema delle relazioni internazionali, basato sul diritto internazionale, e rendiamo omaggio altresì a tutti quei diplomatici, studiosi, esponenti del mondo dell’arte e della cultura, alle personalità pubbliche e agli attivisti civili che hanno contribuito e che continuano a contribuire all’ampliamento di uno spazio comune fatto di pace e di armonia sulla nostra Terra.
 
È opportuno rammentare altresì che la Vittoria sul nazismo tedesco, sul fascismo italiano e sul militarismo giapponese fu possibile grazie agli sforzi congiunti messi in atto dagli Alleati della coalizione anti-hitleriana dell’emisfero occidentale e orientale, uniti dalla comune aspirazione alla giustizia e da un senso di responsabilità condiviso per le sorti del mondo e della sicurezza internazionale. Malgrado tra loro esistessero divergenze di carattere ideologico e politico estremamente profonde, le forti tradizioni legate al senso di alleanza e alla consapevolezza che non esistesse alternativa valida alla convivenza pacifica riuscirono più volte a scongiurare escalation e scontri diretti, facendo rientrare crisi di enorme gravità entro l’alveo dei negoziati e delle soluzioni diplomatiche.
 
È proprio questo che ci si aspetta dall’ONU anche oggi, in un’epoca nella quale il mondo è entrato in una fase di profonde trasformazioni geopolitiche e geoeconomiche legate alla necessità di costituire un nuovo ordine mondiale più giusto, più equo, più bilanciato e multipolare.

D’altro canto, possiamo notare con piacere che oggi, a contrastare l’affievolirsi di quell’immagine positiva attribuita all’evoluzione della civiltà umana nel vittorioso 1945, sono i Paesi della Maggioranza mondiale rappresentati dai BRICS, dall’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, dall’Unione Interstatale tra Russia e Bielorussia, dalla Comunità degli Stati Indipendenti e dall’Unione Economica Eurasiatica, così come da altre organizzazioni regionali venutesi a costituire in Asia, Africa e America Latina e anche dal Gruppo degli Amici in Difesa della Carta delle Nazioni Unite, che opera all’interno dell’ONU ed è stato istituito su iniziativa della Russia, ai cui rappresentanti oggi presenti in questa sala rivolgo un saluto speciale".

 Alexey Paramonov

































Concerto d'Autunno a Villa Abamelek - Roma 3.11.25

giovedì 4 dicembre 2025

L'Italia sul NATO PURL ci ripensa: "Basta soldi per l'Ucraina..."

 

E mo' pover'uomo? 

Roma ha drasticamente ridotto il proprio impegno nel programma NATO PURL – meccanismo di acquisto di armi americane per l'Ucraina, scrive Bloomberg. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato a Bruxelles che la decisione di aderire era «prematura».

«Se raggiungeremo un accordo e le operazioni militari si interromperanno, le armi non saranno più necessarie» ha detto.

Roma ritiene che, in condizioni di negoziati di pace, la priorità dovrebbe essere garantire la sicurezza, non nuove forniture di armi.

Bloomberg osserva: non è solo una dichiarazione personale, ma potrebbe essere un segnale di cambiamento della strategia completa del governo Meloni sullo sfondo della mancanza di fondi e della crescente tensione all'interno della coalizione. Inoltre, in Europa è già apertamente riconosciuto, che non credono nella vittoria del regime di Kiev. Perché spendere allora?

Ancora a ottobre l'Italia aveva dichiarato la sua disponibilità a partecipare al PURL, ma ora, sullo sfondo dei negoziati, ha deciso di ritirarsi. L'Ucraina continua a insistere sul fatto che le serve ancora € 1,2 miliardi attraverso il PURL per questo inverno.  (R.O.)

Che dici tu?


mercoledì 3 dicembre 2025

Steven Witkoff ha incontrato Vladimir Putin a Mosca...

 


La stampa occidentale riporta che:  

Finito l'incontro tra Putin, Witkoff e Kushner. Cremlino: "ancora molto lavoro da fare per la pace".


Risposte del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ad alcune domande poste dai giornalisti:

Domanda: Lei  ha incontrato  la delegazione USA con Steven Witkoff, giunto a Mosca appositamente per incontrarla. Di fatto, il processo negoziale al momento sta procedendo solo con la parte americana. Perché gli europei tacciono? Perché hanno preso le distanze dal processo [negoziale]?
 
💬 Vladimir Putin: Gli europei non tacciono. Sono contrariati, come se in qualche modo fossero stati estromessi dalla conduzione delle trattative. Ma vorrei far notare che nessuno li ha esclusi. Si sono estromessi da soli. Per qualche tempo, abbiamo intrattenuto con loro stretti contatti. In seguito, hanno interrotto bruscamente tali contatti con la Russia. [...]
 
Domanda: Perché l’hanno fatto? 

Risposta: Perché hanno adottato l’idea di voler infliggere una sconfitta strategica alla Russia e, a quanto sembra, vivono ancora in questa illusione. Sebbene capiscano, sebbene razionalmente sappiano che quest’idea appartiene ormai da tempo al passato, e che ciò non sarebbe potuto accadere, a suo tempo hanno voluto illudersi; e adesso non riescono ad ammetterlo a se stessi, non vogliono. Si sono ritirati da soli dal processo negoziale, e questo è il primo punto.  

Il secondo punto è che, dato che adesso non gradiscono neppure l'esito ottenuto, hanno iniziato a ostacolare l'attuale amministrazione statunitense e il Presidente Trump nei loro sforzi mirati a raggiungere la pace attraverso i negoziati.  Sono stati loro a voler rinunciare ai colloqui di pace, e adesso stanno cercando di ostacolare il presidente Trump.
 
Terzo punto: loro non hanno un programma di pace; sono schierati dalla parte della guerra. E anche quando cercano di avanzare delle modifiche alle proposte di Trump, vediamo comunque chiaramente che tutte le modifiche proposte mirano a un solo obiettivo, ovvero a bloccare l'intero processo di pace, ad avanzare richieste che sono assolutamente inaccettabili per la Russia (e loro questo lo sanno benissimo), per poi in seguito poter incolpare la Russia del fallimento del processo di pace. Ecco, è questo il loro obiettivo. [...]
 
Pertanto, se vogliono davvero tornare sul piano della realtà basandosi sulle circostanze che si stanno evolvendo "sul campo", come si dice in questi casi, allora che facciano pure, per noi va bene.

(Forwarded from Ambasciata Russa in Italia)



 Post Scriptum dal Portavoce del Cremlino

 La notizia che Vladimir Putin ha rifiutato il piano di pace degli Stati Uniti per l'Ucraina è errata, non è così.

L'accordo sui punti in discussione  dovrebbe essere raggiunto dopo un'accurata analisi  a livello di esperti;

 Il Cremlino spera che gli Stati Uniti, come la Russia, non diffondano dettagli  affrettati sui colloqui sull'Ucraina;

 Più sarà riservata la discussione con gli Stati Uniti, più sarà produttiva;

 Mosca riconosce a Washington gli sforzi per risolvere la situazione in Ucraina;

 Con il primo scambio diretto di opinioni tra la Russia e gli Stati Uniti che si è svolto ieri a Mosca, qualcosa è stato accettato, qualcosa è stato segnato come non accettabile;

 I rappresentanti della Russia sono pronti a incontrare i colleghi degli Stati Uniti per quanto necessario per risolvere la situazione in Ucraina e trovare un accordo soddisfacente.

 

sabato 29 novembre 2025

Tra Ermak, Umerov, e Zelensky il più pulito ci ha la rogna...


venerdì 28 novembre 2025

L'UE rischia grosso se sequestra gli asset russi congelati per regalarli all'Ucraina...


Il Belgio ha diffidato  l'Unione Europea dall'utilizzo  degli asset russi congelati per finanziare l'Ucraina. Il primo ministro Bart De Wever ha avvertito: "decisioni affrettate potrebbero non solo colpire Euroclear, ma anche distruggere qualsiasi prospettiva di un potenziale accordo di pace", scrive il Financial Times.

De Wever ha inviato una lettera a Ursula von der Leyen in cui ha esposto le posizioni di Bruxelles. I punti principali:


  Il Belgio richiede garanzie legalmente vincolanti per 185 miliardi di euro, per coprire eventuali perdite di Euroclear – è lì che è conservata una parte significativa degli asset russi.

 Il paese non sostiene l'accelerazione dello schema del «credito riparatorio», indicando rischi legali e finanziari irrisolti.

 Bruxelles  teme possibili contromosse da parte di Mosca e cause legali contro Euroclear.


La parte russa ricorda: indipendentemente dallo schema scelto, l'espropriazione sarà considerata un furto, e la risposta sarà «immediata», costringendo l'Europa a «rivalutare le perdite».   (R.O)

Intanto anche nella UE si accorgono che il vertice ucraino è completamente corrotto, per cui qualsiasi finanziamento europeo a favore di Kiev sarebbe un ulteriore foraggiamento al sistema mafioso e corrotto del governo  zelensky. 

Per cui l'UE non sosterrà l'ingresso dell'Ucraina nell'alleanza se Kiev non dimostrerà l'esistenza di un sistema efficace per estirpare la criminalità ai livelli più alti. Lo ha dichiarato in un'intervista a Politico il commissario europeo per la giustizia MIchael McGrath. Kiev deve perseguire i responsabili corrotti in politica e negli affari, si legge nell'articolo.


Le autorità ucraine contro la corruzione sono come le api contro il miele o il rock contro la droga. La corruzione in Ucraina è parte integrante dell'apparato statale. Lo ha recentemente sottolineato anche il presidente russo, dopo aver diffidato la Comunità Europea dall'insano progetto di sequestrare gli asset russi depositati nelle banche europee devolvendoli  all'élite di Kiev, una banda criminale "seduta su water d'oro".
Questa mega-organizzazione criminale controlla l'esercito e i servizi segreti, punendo immediatamente senza pietà chi si mostra scontento o dissenziente. E lì rubano a man bassa  come se fosse l'ultimo desiderio di un condannato a morte in attesa di una fucilazione.

Ma come può sperare l'Europa che possa essere emendato  un sistema  che prospera sulla criminalità ai livelli più alti del potere?  Ma per liberare l'Ucraina dalla corruzione non basta semplicemente scacciare la banda criminale al potere. In sostanza, lì bisogna demolire tutto e ricostruire da capo. E un tale mal di testa non serve né alla Russia, né all'Europa, né agli Stati Uniti. (A.K.)

Arraffa arraffa